Trascrizione dell’intervista tenuta da Steven Wilson presso il “Gran Teatro Geox” di Padova il 14 Novembre 2013.
Coma Divine: Come sta reagendo il pubblico a questo tour, finora?
Steven Wilson: Ottimamente… Io, certo, non passo molto tempo su internet alla ricerca di complimenti o insulti. Cerco di non ascoltare troppe opinioni, perché ognuno di noi ne ha una diversa, alcune persone adorano questo show, invece qualcuno pensa che fa schifo. La cosa più importante è che io creda che sia buono. E si può giudicare solo quando si arriva alla fine dello spettacolo e lo spettacolo è finito, saluti il pubblico, vedi lo sguardo, i visi delle persone e ti sembrano felici e soddisfatti. Quindi, sì, penso che sia buono. E’ buono.
Coma Divine: Negli ultimi spettacoli hai annunciato che un nuovo album è in arrivo, infatti stai già suonando dal vivo due nuovi brani che ne faranno parte. Cosa puoi dirci del nuovo album?
Steven Wilson: Non c’è molto da dire, davvero, non ancora. Volevo suonare un po’ di materiale nuovo in questo tour perché ovviamente questo è il secondo giro in Europa da quando The Raven è stato pubblicato, quindi penso che un sacco di persone abbiano già visto questo spettacolo a marzo o ad aprile, e forse in alcuni dei festival durante l’estate. Perciò volevo qualcosa che fosse fresco e nuovo per la gente che sarebbe tornata a vedermi.
Così ho scritto un po’ di materiale durante l’estate, e stiamo suonando due brani.. un pezzo molto lungo, e uno molto breve, una canzone semplice, di entrambi i quali sono molto soddisfatto. Una volta che il tour è finito continuerò a scrivere musica, per almeno altri tre o quattro mesi, c’è ancora molto lavoro da fare. Ma io in realtà non ho una chiara idea sulla direzione che prenderanno i testi o la musica, oltre a quei due brani che avete già sentito. Non c’è molto altro da dire in questo momento.
Coma Divine: Nel nuovo album la line-up sarà la stessa di “The Raven That Refused To Sing“?
Steven Wilson: Ci proverò. Sicuramente cercherò di avere questi stessi ragazzi. Marco Minnemann non è più stato con noi fin dall’inizio dell’estate, quindi… non lo so, non sono sicuro circa il batterista, ancora. Ma il resto della band sarà sicuramente coinvolto.
Coma Divine: Abbiamo intervistato Alan Parsons la scorsa estate. Sarà ancora lui alla produzione di questo nuovo imminente album?
Steven Wilson: Non lo so. Non ho davvero pensato così avanti nel tempo. Sono ancora molto presto nel processo, per dirlo.
Coma Divine: Stai filmando gli show di questa parte del tour, magari per un DVD futuro?
Steven Wilson: No, no. Voglio dire, abbiamo appena pubblicato un EP, “Drive Home”, che comprende quattro canzoni filmate dal vivo a Francoforte, in Germania, all’inizio di quest’anno. Non ho intenzione di fare un DVD di questo tour, no.
Coma Divine: La nuova canzone “Happy Returns” è una sorta di lettera rivolta a un fratello da tempo perduto. Cosa c’è dietro?
Steven Wilson: È una canzone semplice, da cantautore, una ballata, racconta la storia di un uomo che ha perso di vista il fratello da tanti anni, una storia molto, molto triste..
Coma Divine: Parlando dei testi e temi del nuovo album, sei stato ancora una volta ispirato da libri che hai letto? E quali?
Steven Wilson: No, per lo più vengo ispirato da cose che ho sentito nei telegiornali come la BBC, o nei quotidiani. Guardo le notizie molto spesso, e mi trovo interessato o anche coinvolto da certi fatti di cronaca di cui si sente parlare. Un po’ come è già avvenuto in passato, per esempio, in “The Incident” dei Porcupine Tree in alcuni brani ho citato dei fatti di cronaca riguardanti certe sette religiose che sono abbastanza comuni in America, fatti abbastanza spaventosi che si sentono al telegiornale ogni tanto.
Coma Divine: È in fase di programmazione un nuovo tour per il 2014?
Steven Wilson: Ci sono piani per un nuovo tour, di certo, dopo l’uscita del futuro nuovo album, e siamo già stati invitati in diversi paesi come l’India, per esempio. E’ molto presto per sapere con certezza come si svilupperà il tutto, però.
Coma Divine: Uno dei nuovi brani cambia continuamente titolo, quando lo suonate dal vivo: ogni sera viene presentato con un nome diverso. È una specie di scherzo privato tra te e gli altri della band?
Steven Wilson: Sì, è una specie di scherzo. In pratica, dal momento che il brano è ancora senza nome, al fine di presentarlo in qualche modo, ognuno di noi ha la possibilità di scegliere un titolo, in modo del tutto casuale. Ogni notte ne salta fuori uno nuovo, e non ci sono regole, tranne che essere creativi.. Ecco come funziona.
Coma Divine: I tuoi nuovi remix di Yes, XTC e Jethro Tull stanno uscendo in questo periodo. Hanno influenzato in qualche modo la tua scrittura per il nuovo album?
Steven Wilson: Sì, certamente. Naturalmente questi sono tutti album classici del prog rock dell’epoca migliore, e che conosco molto bene dalla mia fanciullezza, sono parte del mio DNA musicale; ma posso certamente dire che lavorare sul remix (non è rimasterizzazione come la maggior parte la gente dice, è remixaggio, che è una cosa molto diversa) influisce sul mio stato d’animo musicale del momento, in questo tipo di attività si ha la possibilità di entrare dentro la musica di queste band, quindi credo che influenzi anche la mia scrittura. Non è un processo consapevole, comunque, quindi saremo in grado di dirlo dopo che avrò scritto il resto di questo nuovo album.
Coma Divine: Ci puoi dire se si stai progettando di fare altri remix di album classici del prog presto, e su che album lavorerai?
Steven Wilson: C’è molta richiesta, per questo genere di cose e purtroppo per i miei impegni non riesco a dire di si a tutti, non so ancora quali saranno i prossimi album sto ancora valutando varie richieste, ma si ne farò ancora, diciamo che sono solo all’inizio..
Coma Divine: I Blackfield hanno annunciato alcune date del loro nuovo tour a febbraio 2014 (Londra, Parigi, Amsterdam e Cracovia, fino ad oggi). Hai intenzione di unirti a loro sul palco, e in quali concerti?
Steven Wilson: Sì, ho intenzione di suonare dal vivo con la band Blackfield, ma dal momento che questo nuovo quarto album è per lo più un progetto di Aviv, come ho già detto diverse volte, io non ci sarò in tutti i loro concerti, ed in quelli in cui sarò presente, figurerò come ospite. Sono molto occupato, in effetti, e penso che sarò in grado di suonare soltanto nelle date di Londra, Parigi ed Amsterdam. Di quelle sono certo, ma non sono sicuro circa il resto delle date, e non sono sicuro di suonare a Roma o in qualunque altra città italiana che eventualmente venga inclusa nel tour (le date e i luoghi sono ancora in fase di definizione).